Riforma dei trust il volano dell’Italia per essere attraente

20 luglio 2024

L’intervista di Antonio Criscione a Giuliano Foglia e Giovanna Costa su Plus 24 de Il Sole 24 Ore

La bozza di d.Lgs. di attuazione della Riforma Fiscale sull’Imposta di Successione e Donazione prevede l’introduzione nel Testo Unico dell’art. 4-bis in materia di trust.
La disposizione dovrebbe recepire – quale criterio generale – il principio della tassazione “in uscita”, di cui al consolidato orientamento giurisprudenziale e la posizione dell”Agenzia delle Entrate, prevedendo tuttavia la possibilità, su base opzionale, di anticipare il prelievo impositivo al momento del conferimento dei beni e dei diritti in trust, rendendo non soggetto ad imposta il successivo trasferimento ai beneficiari.
Tale possibilità rappresenta una interessante opportunità ai fini della pianificazione successoria e del passaggio generazionale, in grado di rendere ancora più attrattivo il regime fiscale Italiano per gli HNWI, che già guardano all’Italia, nell’ottica della loro “relocation”, in considerazione del regime fiscale per i neoresidenti, di cui all’art. 24-bis del TUIR.
Infatti, come affermato da Giuliano Foglia, ormai l’Italia è tra i Paesi con regole sufficientemente chiare per dare una ragionevole certezza su come operare e “anche questo è un elemento di attrazione per i neo-residenti che vengono in Italia, i quali, oltre a avere il beneficio fiscale, hanno la possibilità di pianificare con efficienza il passaggio patrimoniale”.