Dopo la giurisprudenza di merito, anche la Corte di Cassazione conferma la detraibilità dell’IVA relativa ai cosiddetti “transaction costs”, sostenuti da uno special purpose vehicle nell’ambito di una operazione di merger leveraged buy-out. In particolare, con la sentenza n. 22608/2024, i Supremi Giudici hanno ritenuto detraibile l’imposta assolta su tali costi facendo riferimento al principio di neutralità.
Si tratta del primo arresto in questo senso della Cassazione; a tale conclusione era difatti già giunta la giurisprudenza di merito (CTP Milano, n. 3361/2022 e CGT II Lombardia n. 3755/2023), statuendo che fosse legittima la detrazione dell’IVA sui “transaction costs” sostenuti da una società veicolo, in una operazione di MLBO conclusasi con la fusione della società operativa – target – nella SPV e con la contestuale prosecuzione dell’attività d’impresa da parte del soggetto risultante.
È un importante precedente, da tenere in considerazione sia per il futuro, ma anche per considerare la possibilità di recuperare l’IVA non detratta in operazioni di questo tipo.