La Commissione Europea ha oggi comunicato di aver adottato un pacchetto di proposte teso a ridurre di circa il 65 per cento i costi di 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘭𝘪𝘢𝘯𝘤𝘦 per i gruppi di imprese attive a livello 𝘤𝘳𝘰𝘴𝘴-𝘣𝘰𝘳𝘥𝘦𝘳.
Dalle dichiarazioni del Vice-Presidente della Commissione Valdis Dombrovskis e del Commissario per l’economia Paolo Gentiloni emerge l’ambizione della Commissione UE di voler introdurre una sostanziale semplificazione a beneficio tanto delle imprese quanto delle autorità fiscali mediante l’adozione di un unico set di regole per la determinazione della base imponibile di quelle imprese, appartenenti allo stesso gruppo, che operino in più Stati Membri.
In particolare, la proposta BEFIT, che si ricollega ai lavori OCSE/G20 in tema di 𝘗𝘪𝘭𝘭𝘢𝘳 2 e alla Direttiva UE sull’introduzione di una global minimum tax, prende il posto della precedente proposta di Direttiva CCCTB e mira all’introduzione di norme, obbligatorie per i gruppi di imprese operanti a livello comunitario con ricavi complessivi annui di almeno €750 milioni e in cui la capogruppo detenga almeno il 75 per cento delle partecipazioni di controllo o delle partecipazioni agli utili, volte ad armonizzare il calcolo delle basi imponibili di ciascun soggetto partecipante al gruppo e ad aggregare dette basi in un’unica base imponibile di gruppo. Per i gruppi di minori dimensioni, invece, l’adozione di tali norme sarà facoltativa.
Nel pacchetto di proposte, è stata, inoltre, inserita anche una proposta di direttiva per l’armonizzazione a livello UE delle norme in materia di transfer pricing.
Una volta adottate dal Consiglio, le proposte entreranno in vigore il 1° luglio 2028 (Proposta di Direttiva “BEFIT”) e il 1° gennaio 2026 (Proposta di direttiva in materia di 𝘵𝘳𝘢𝘯𝘴𝘧𝘦𝘳 𝘱𝘳𝘪𝘤𝘪𝘯𝘨)..
Per maggiori informazioni: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_23_4405